Charles
Dickens nel suo ‘A Christmas Carol’
ammonisce il vecchio misantropo e taccagno Scrooge a cambiare quanto prima la
sua visione della vita e lo invita ad aprirsi agli altri e a far loro del bene,
a mettere in secondo piano il ‘Dio
denaro’ e a ritrovare la dimensione umana che nel tempo aveva perduto. E come
si sa bene l’ammonimento arriva attraverso la comparsa durante la sera del 24
Dicembre dei tre Spiriti del Natale, quello del Passato, quello del Presente e
quello del Futuro, che rappresentano i primi due sintesi dell’intera vita del
vecchio e il terzo di come andrà a finire se persisterà nel suo disdicevole
stile di vita. Così, in questi giorni di vacanza, ho provato a fare una
riflessione con l’aiuto dei tre spiriti, senza che il tutto abbia un risvolto
troppo moralistico, ma per provare invece a focalizzare i buoni propositi per
l’anno nuovo.
Lo Spirito
del Passato, quella specie di
bambino-anziano con la voce flebile e sussurrata e la forma di una candela, mi
ha riportata ai Natali di quando ero piccola e la visione è stata molto
piacevole. La famiglia si trasferiva dal Veneto in Emilia dove risiedevano i
nonni materni e paterni. Le immagini ricorrenti sono quelle dell’abete davanti
a casa dei miei nonni, adornato con le palline di plastica con dentro le
lucine; il polpettone di tonno della Vigilia di Natale mangiato dai bambini in
cucina mentre i grandi cenavano in salotto; l’apertura dei regali, uno, massimo
due, perché quella volta non c’era l’esagerazione di oggi; la Messa e il pranzo
del 25 dagli altri nonni con i magnifici tortellini in brodo fatti in casa
dalla nonna materna; il pomeriggio al cinema dopo gli auguri agli zii, rituale
piacevole e non modificabile. Così per diversi anni dell’infanzia e prima
adolescenza e poi un rush veloce attraverso l’età giovanile ed infine adulta,
con i successi e i fallimenti che la vita ti riserva per ‘costruire’ alla fine
la persona che si rappresenta.
Lo Spirito del Presente, quel giovane-ma
non troppo che ride in continuazione (ma cosa avrà poi tanto da sghignazzare?) mi
riporta subito dopo all’oggi, alla mia bella famiglia e ai miei due magnifici
bambini, ma anche ad alcuni rimpianti (e chi non ne ha?), alla stanchezza per
alcune situazioni professionali non ottimali e al desiderio ma anche alla
difficoltà oggettiva di coltivare interessi utili agli altri, oltre che a me
stessa, e le poche ma buone amicizie che mi circondano.
Lo Spirito del Futuro: per fortuna non mi è venuta a trovare la signora
con la falce come è successo a Scrooge!, ma comunque lo spirito muto, che ti
indica come potrebbe essere se non cambi nulla rispetto a come stai vivendo
l’oggi, mi ha fatto rifletter su uno o due aspetti su cui vorrei ‘lavorare’ per
cambiare qualcosina con l’anno nuovo. Quindi li ho ben fissati in mente e come
un nodo al fazzoletto il prossimo anno spero di poter fare un consuntivo
positivo di come è andata. Non entrerò in dettaglio nella loro descrizione ma
di certo riguarderanno famiglia e lavoro i due più impegnativi, approccio agli
altri e le mie passioni i successivi.
Spero solo di non
aver messo troppa carne al fuoco..