sabato 5 gennaio 2013

Epifania, befane e streghe, tra rituali e racconti di paura

Eccoci dunque quasi arrivati al 6 Gennaio, giornata che segna il termine delle festività natalizie e che a seconda che si segua la tradizione cristiana o pagana - o in molti casi entrambe - va a celebrare ritualità diverse.
Foto promozionale Proloco Morsano al Tagl.to
Cristianamente parlando l'Epifania segna l'arrivo dei Re Magi a Betlemme che portano i loro doni a Gesu' bambino; dal punto di vista pagano invece si rinnovano i rituali legati all'agricoltura perchè siano di buon auspicio per l'anno nuovo. Ad esempio, in Veneto Orientale e in Friuli Venezia Giulia, tra il 5 e il 6 Gennaio si vanno a vedere le 'casere' (o 'foghere') o i 'pignarul', grandi falò con in cima un fantoccio di una 'vecchia' (la strega), e si dice che, in base a dove si diriga il fumo, si può prevedere se il raccolto del nuovo anno sarà buono o meno. L'occasione è coronata da vin brulè caldo, pinza (il tipico dolce della Befana) e fuochi d'artificio.
La Befana poi è molto attesa dai bambini perchè, lontana parente di Babbo Natale e munita di mezzo di locomozione piu' semplice ma ugualmente magico, la scopa volante, porta dolci o carbone a seconda se i bambini sono stati buoni o meno nell'anno appena trascorso.
Ma, anche se buona,  sempre di strega trattasi, per cui per l'occasione ho rispolverato - non la mia scopa e il sacco, ma - un racconto dell'800 di streghe e fantasmi di Elizabeth Gaskell, l'ottima autrice fra gli altri di 'North and South' e 'Cranford', che da qualche tempo si riesce a trovare tradotto in italiano nella raccolta 'Storie di bimbe, di donne, di streghe' edito da Giunti. 

 La storia si intitola 'Il racconto della vecchia balia' e narra le vicende della balia del titolo da giovane che, dovendosi occupare della piccola figlia di un benestante uomo di Chiesa, Miss Rosamond, rimasta orfana di entrambi i genitori, viene trasferita con la bimba presso una antica tenuta in cui  vive una di lei anziana parente. La casa è molto grande e circondata da un fitto e oscuro giardino-bosco con i rami delle grandi querce che sembrano quasi entrare nelle finestre delle due principali sezioni della casa, l'ala ovest e l'ala est, quella che da subito appare come la più misteriosa. Nella hall della sinistra magione spiccano un immenso camino, apparentemente spento da molto e un mastoso organo incastonato nel muro. L'accoglienza non è delle più calorose sia da parte dell'anziana algida padrona di casa, Miss Furnivall, che da parte della sua dama di compagnia, una donna altrettanto anziana e dall'aspetto severo e freddo che lascia ben poco spazio alle confidenze. Così passano i primi giorni delle due nuove inquiline fintanto che una notte la balia si accorge che qualcuno suona l'organo e un bel giorno Rosamond segue in piena tormenta di neve una piccola bambina che la chiama e la invita ad andare presso un grande albero sotto cui si lamenta una bellissima signora. Rosamond viene trovata svenuta e semi assiderata da un pastore e la balia, che non crede ad una parola di quanto raccontato dalla bambina circa gli incontri fatti, dovrà presto ravvedersi perchè vedrà con i suoi stessi occhi i fantasmi di cui la magione sembra infestata. Le cose precipitano e una delle domestiche narra alla balia, che la interroga con insistenza su quelle stranezze, i tristi segreti che nasconde quella casa. Si viene a sapere che l'anziana Miss Furnivall era una bellissima donna che un tempo si era contesa l'amore con la sorella minore, altrettanto bella, per un musicista straniero, portato a casa dal padre dopo la morte della moglie per allietare le sue giornate. Siccome il vedovo e le figlie quanto a carattere erano conosciuti come scontrosi, diffidenti e selvaggiamente passionali si scatenò in casa un dramma vero e proprio che prima vide protagoniste le sorelle che a colpi di schermaglie reciproche cercarono di prevalere l'una sull'altra nella conquista del giovane malcapitato; successivamente l'apparente vittoria della più piccola delle due, che all'insaputa di tutti sposò il musicista dal quale ebbe anche una bimba, si trasformò in sconfitta quando, non potendo rivelare nulla, fu costretta anche ad abbandonare momentaneamente la piccola; da ultima si scatenò la furia del vecchio padre che,  scoprendo i segreti della figlia minore che da ultimo era riuscita a riunirsi con la sua piccola portandola nelle stanze dell'ala est della casa in gran segreto, scacciò in mezzo ad una tormenta di neve entrambe lasciandole morire dal freddo e dalla fame. In più, in quel caso pietoso si venne anche a sapere che la sorella maggiore, ovvero la vecchia Furnivall, non mosse un dito quasi in segno di vendetta verso l'antagonista sorella.
Il racconto termina con la comparsa in contemporanea del fantasma del vecchio, della sorella morta e della sua piccola in una scena di rinnovata violenza  e, colpo di scena, di un quarto fantasma che altro non è che quello della sorella maggiore giovane e bella, che interviene mostrando tutta la sua malvagità davanti alle attonite balia, Rosamond e Miss Furnivall stessa in età avanzata...

Chiudo qui il post epifanico augurando a tutti buona Befana e buon proseguimento di Anno Nuovo







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