venerdì 31 gennaio 2014

Week end all'insegna del cinema: The Wolf of Wall Street, Paulette e The Aristocrats

Gli esperti di cinema diranno che avvicinare i primi due film citati nel titolo di questo post potrebbe avere anche un senso, ma l'aggiunta del terzo cosa ci azzecca? Niente infatti! Sono le visioni cinematografiche/televisive a cui mi sono dedicata nel week end scorso, rendendolo così assolutamente eterogeneo, piacevolissimo ed emotivamente coinvolgente.
Al multisala strapieno di gente ho visto 'The wolf of Wall Street', di Martin Scorsese con protagonista un poliedrico Di Caprio; 'Paulette' l'ho visto su Sky e 'The Aristocrats' su you tube, in una riduzione progressiva di pollici dello schermo. Non entrerò troppo nel merito dei primi due, per i cui attori protagonisti si nutrono grandi aspettative per le rispettive candidature ai prossimi premi Oscar. Mi soffermerò invece un po' di più sul period drama che ho casualmente scoperto navigando su Internet e che mi ha appassionata moltissimo (e come non avrebbe potuto visto che era ambientato in Inghilterra e in piena epoca Georgiana?). Ma andando con ordine e parlando di sensazioni suscitate a caldo prima e a freddo dopo di quello che definiscono 'il film dell'anno', posso dire che Martin Scorsese ha fatto un lavoro straordinario su cui però si è fatto prendere un po' troppo la mano a mio avviso. Diciamo che tre ore di film in cui far vedere gli estremi di un mago della finanza che vive di droga e sesso in tutte le sue varietà e forme mi sono sembrate un po' esagerate.

Tolta un'oretta di film, in cui l'insistenza sulla vita depravata del personaggio interpretato da Di Caprio e dei suoi fidati colleghi/collaboratori non aggiunge assolutamente nulla ma semmai rischia di stufare, il film è davvero travolgente. E' una corsa senza sosta verso la distruzione, un tripudio di perversità in cui se uno sa poco di droghe impara velocemente cosa eccita, cosa narcotizza e cosa tramortisce e paralizza al punto da farti sembrare un paraplegico..Di Caprio è straordinario e anche divertente in alcune passaggi ed espressioni e, a mio modesto parere, se questa volta non vince l'Oscar vuol dire che c'è qualcosa sotto nello Starsystem. 'Paulette' volevo vederlo al cinema ma era già stato programmato, e appena è uscito su Sky l'ho subito scaricato. Prima di tutto perchè c'è lei, Judi Dench, della cui bravura ho già diffusamente parlato in un precedente post; in secondo luogo perchè ne avevo sentito parlare molto bene e con un richiamo ad un altro film divertente e molo british di qualche anno fa, 'L'erba di Grace'.

Paulette è infatti un'anziana signora che vive di stenti in una casa popolare; misantropa e razzista tratta malissimo tutti e in particolare cognato e nipote che sono di colore. Dopo aver assistito casualmente ad un affare di droga, da cui ne era derivato un facile guadagno, decide di mettersi in affari con uno spacciatore. Da qui in poi il film narra dell'evoluzione del singolare traffico di droga di cui la vecchietta diventa protagonista fra gag davvero divertenti e un retrogusto proprio di una triste realtà dei nostri giorni. Un film da vedere ma non solo: siccome anche Judi Dench è candidata all'Oscar (anche se non per questo ma per un altro film , 'Philomena') come miglior attrice protagonista, se per qualche motivo non lo dovesse vincere, anche qui griderei alla congiura! Infine 'The Aristocrats': 6 puntate di un'ora circa ciascuna, per un period drama della BBC ambientato nell'Inghilterra del Sette/Ottocento.
La serie parla delle 4 nobili sorelle Lennox, Caroline, Emily, Louisa e Sarah, le quali ognuna a modo suo riusciranno ad esprimere un anticonformismo e una modernità di pensiero tutta al femminile davvero atipica per quel periodo. La serie è ripresa dalla biografia della famiglia Lennox scritta dall'autrice inglese Stella Tillyard a seguito della scoperta e dello studio di alcuni scambi di lettere fra Caroline ed Emily, le due sorelle maggiori. Come già detto, il periodo storico in cui sono contestualizzate le vicende delle sorelle, va dal 1740 al 1832 e nell'ambito di questa saga familiare sono diversi gli eventi degni di nota e realmente accaduti: dalle attenzioni del futuro Re Giorgio III alla sorella più giovane Sarah, che per seguire l'ideale romantico del matrimonio d'amore lo rifiuterà, al ruolo strategico a livello storico di Charles James Fox figlio di Caroline, alla morte da eroe rivoluzionario di Lord Edward Fitzgerald, figlio di Emily, che combatte per il riscatto e la libertà degli irlandesi. Cresciute in una famiglia che garantisce anche alle figlie femmine un ambiente affettuoso e culturalmente stimolante, Ie sorelle presentano caratteri molto diversi fra loro: Caroline la maggiore è l'intellettuale del gruppo, legge Voltaire e riesce a sostenere argomentazioni con uomini politici maturi con un argume tutt'altro che banale.
Si ribellerà alle volontà del padre e della classe nobile sposando un ambizioso uomo di modeste origini e molto più grande di lei, che si distinguerà però facendo una fulgida carriera politica. Emily invece farà un matrimonio secondo le convenzioni con un giovane ed innamorato nobile ricco, il cui unico neo era che fosse irlandese. Verso i figli sarà molto materna e, dopo la morte del primogenito a seguito di una malattia presa in collegio, pretenderà che gli altri figli vengano istruiti secondo i principi pedagogici di Rousseau con un tutore personale di cui poi si innamorerà e che diventerà suo marito in età già avanzata. Louisa è la sorella buona e capace di mediare nelle situazioni familiari più difficili: si distinguerà per le attività filantropiche di cui sarà strenua sostenitrice. Sarah infine, come su accennato, dopo aver rifiutato le attenzioni di Re Giorgio, vivrà molti anni come reietta dalla classe nobile per l'affronto inflitto ad un uomo e di quella levatura poi. Nell'assumere quindi la maschera della 'cattiva ragazza', la più piccola delle Lennox commetterà diversi errori, fino a che non riuscirà a riprendere l'equilibrio giusto con il secondo marito a cui darà anche una nutrita prole.
Bellissime le ambientazioni di questo period drama: alcune scene sono state girate proprio nei palazzi di proprietà della famiglia come ad esempio a Carton House, una delle residenze di Emily poco fuori da Dublino. Meravigliosi e curatissimi gli abiti che seguono la trasformazione nello stile che va dalla fastosità del tardo '700 alle forme neoclassiche dei primi 800. Inutile dire che la BBC è una garanzia nella qualità di queste realizzazioni. Per ulteriori dettagli sulla serie, con tanto di intervista all'autrice della biografia, rimando al bellissimo post del blog 'La mia biblioteca romantica'. Concludendo con un bilancio di sintesi di queste tre 'visioni', così diametralmente oppose ma così qualitativamente pregnanti ognuna a modo suo, posso dire di avere ancora una volta arricchito non solo la mia immaginazione ma anche, soprattutto con 'the Arsitocrats' di aver approfondito e messo in relazione qualche nozione storica in più. Come direbbe un altro 'Re' Giorgio..: 'What else??'.

2 commenti:

Enrico Teodorani ha detto...

Buon S. Valentino!

laura ha detto...

Grazie! auguro anche a te Buon S. Valentino :)