Gli
esperti di cinema diranno che avvicinare i primi due film citati nel
titolo di questo post potrebbe avere anche un senso, ma l'aggiunta
del terzo cosa ci azzecca? Niente infatti! Sono le visioni
cinematografiche/televisive a cui mi sono dedicata nel week end
scorso, rendendolo così assolutamente eterogeneo, piacevolissimo ed
emotivamente coinvolgente.
Al multisala strapieno di gente ho visto
'The wolf of Wall Street', di Martin Scorsese con protagonista un
poliedrico Di Caprio; 'Paulette' l'ho visto su Sky e 'The
Aristocrats' su you tube, in una riduzione progressiva di pollici
dello schermo. Non entrerò troppo nel merito dei primi due, per i cui attori protagonisti si nutrono grandi aspettative per le rispettive candidature ai
prossimi premi Oscar. Mi soffermerò invece un po' di più sul period
drama che ho casualmente scoperto navigando su Internet e che mi ha
appassionata moltissimo (e come non avrebbe potuto visto che era
ambientato in Inghilterra e in piena epoca Georgiana?). Ma andando
con ordine e parlando di sensazioni suscitate a caldo prima e a
freddo dopo di quello che definiscono 'il film dell'anno', posso dire
che Martin Scorsese ha fatto un lavoro straordinario su cui però si
è fatto prendere un po' troppo la mano a mio avviso. Diciamo che tre
ore di film in cui far vedere gli estremi di un mago della finanza
che vive di droga e sesso in tutte le sue varietà e forme mi sono
sembrate un po' esagerate.
Tolta un'oretta di film, in cui
l'insistenza sulla vita depravata del personaggio interpretato da Di
Caprio e dei suoi fidati colleghi/collaboratori non aggiunge
assolutamente nulla ma semmai rischia di stufare, il film è davvero
travolgente. E' una corsa senza sosta verso la distruzione, un
tripudio di perversità in cui se uno sa poco di droghe impara
velocemente cosa eccita, cosa narcotizza e cosa tramortisce e
paralizza al punto da farti sembrare un paraplegico..Di Caprio è
straordinario e anche divertente in alcune passaggi ed espressioni e,
a mio modesto parere, se questa volta non vince l'Oscar vuol dire che
c'è qualcosa sotto nello Starsystem. 'Paulette' volevo vederlo al
cinema ma era già stato programmato, e appena è uscito su Sky l'ho
subito scaricato. Prima di tutto perchè c'è lei, Judi Dench, della
cui bravura ho già diffusamente parlato in un precedente post; in
secondo luogo perchè ne avevo sentito parlare molto bene e con un
richiamo ad un altro film divertente e molo british di qualche anno
fa, 'L'erba di Grace'.
Paulette è infatti un'anziana signora che
vive di stenti in una casa popolare; misantropa e razzista tratta
malissimo tutti e in particolare cognato e nipote che sono di colore.
Dopo aver assistito casualmente ad un affare di droga, da cui ne era
derivato un facile guadagno, decide di mettersi in affari con uno
spacciatore. Da qui in poi il film narra dell'evoluzione del
singolare traffico di droga di cui la vecchietta diventa protagonista
fra gag davvero divertenti e un retrogusto proprio di una triste
realtà dei nostri giorni. Un film da vedere ma non solo: siccome
anche Judi Dench è candidata all'Oscar (anche se non per questo ma per un altro film , 'Philomena') come miglior attrice
protagonista, se per qualche motivo non lo dovesse vincere, anche qui
griderei alla congiura! Infine 'The Aristocrats': 6 puntate di un'ora
circa ciascuna, per un period drama della BBC ambientato
nell'Inghilterra del Sette/Ottocento.
La serie parla delle 4 nobili
sorelle Lennox, Caroline, Emily, Louisa e Sarah, le quali ognuna a
modo suo riusciranno ad esprimere un anticonformismo e una modernità
di pensiero tutta al femminile davvero atipica per quel periodo. La
serie è ripresa dalla biografia della famiglia Lennox scritta
dall'autrice inglese Stella Tillyard a seguito della scoperta e dello
studio di alcuni scambi di lettere fra Caroline ed Emily, le due
sorelle maggiori. Come già detto, il periodo storico in cui sono
contestualizzate le vicende delle sorelle, va dal 1740 al 1832 e
nell'ambito di questa saga familiare sono diversi gli eventi degni di
nota e realmente accaduti: dalle attenzioni del futuro Re Giorgio III
alla sorella più giovane Sarah, che per seguire l'ideale romantico
del matrimonio d'amore lo rifiuterà, al ruolo strategico a livello
storico di Charles James Fox figlio di Caroline, alla morte da eroe
rivoluzionario di Lord Edward Fitzgerald, figlio di Emily, che
combatte per il riscatto e la libertà degli irlandesi. Cresciute in
una famiglia che garantisce anche alle figlie femmine un ambiente
affettuoso e culturalmente stimolante, Ie sorelle presentano
caratteri molto diversi fra loro: Caroline la maggiore è
l'intellettuale del gruppo, legge Voltaire e riesce a sostenere
argomentazioni con uomini politici maturi con un argume tutt'altro
che banale.
Si ribellerà alle volontà del padre e della classe
nobile sposando un ambizioso uomo di modeste origini e molto più
grande di lei, che si distinguerà però facendo una fulgida carriera
politica. Emily invece farà un matrimonio secondo le convenzioni con
un giovane ed innamorato nobile ricco, il cui unico neo era che
fosse irlandese. Verso i figli sarà molto materna e, dopo la morte
del primogenito a seguito di una malattia presa in collegio,
pretenderà che gli altri figli vengano istruiti secondo i principi
pedagogici di Rousseau con un tutore personale di cui poi si
innamorerà e che diventerà suo marito in età già avanzata. Louisa
è la sorella buona e capace di mediare nelle situazioni familiari
più difficili: si distinguerà per le attività filantropiche di cui
sarà strenua sostenitrice. Sarah infine, come su accennato, dopo
aver rifiutato le attenzioni di Re Giorgio, vivrà molti anni come
reietta dalla classe nobile per l'affronto inflitto ad un uomo e di
quella levatura poi. Nell'assumere quindi la maschera della 'cattiva
ragazza', la più piccola delle Lennox commetterà diversi errori,
fino a che non riuscirà a riprendere l'equilibrio giusto con il
secondo marito a cui darà anche una nutrita prole.
Bellissime le
ambientazioni di questo period drama: alcune scene sono state girate
proprio nei palazzi di proprietà della famiglia come ad esempio a
Carton House, una delle residenze di Emily poco fuori da Dublino.
Meravigliosi e curatissimi gli abiti che seguono la trasformazione
nello stile che va dalla fastosità del tardo '700 alle forme
neoclassiche dei primi 800. Inutile dire che la BBC è una garanzia
nella qualità di queste realizzazioni. Per ulteriori dettagli sulla
serie, con tanto di intervista all'autrice della biografia, rimando
al bellissimo post del blog 'La mia biblioteca romantica'.
Concludendo con un bilancio di sintesi di queste tre 'visioni', così
diametralmente oppose ma così qualitativamente pregnanti ognuna a
modo suo, posso dire di avere ancora una volta arricchito non solo la
mia immaginazione ma anche, soprattutto con 'the Arsitocrats' di aver
approfondito e messo in relazione qualche nozione storica in più.
Come direbbe un altro 'Re' Giorgio..: 'What else??'.
2 commenti:
Buon S. Valentino!
Grazie! auguro anche a te Buon S. Valentino :)
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