Abbandonando
per un attimo l' Ottocento e dintorni, come già fatto altre volte,
oggi volgo lo sguardo al mito antico, che altrettanto mi appassiona
come contenuti e periodo storico di riferimento. Questa volta voglio
però ricordare un antichissimo e poco conosciuto mito dei popoli del nord e più
precisamente dei Celti d'Irlanda, che narra di una divinità che fa
di tutto per riavere la sua amata.
Midar, bellissima e potente
divinità guerriera dei Tuathua De Danaan, chiamato anche 'Criniera
Gialla', in occasione di una visita al suo figlio adottivo Oengus,
che gli chiede di rimanere da lui per un anno, pretende in cambio di
avere la donna più bella di tutta la terra di Eriu, Erin. Oengus,
dopo aver soddisfatto le molteplici richieste del padre di Erin,
riesce a consegnare la giovane e bellissima donna a Mider e questi se
ne innamora perdutamente. Al termine del soggiorno Mider porta con sé
Erin a Bri Leith, il suo regno, dove però dovrà far i conti con la
gelosissima moglie Fuamnach, che non facendosi una ragione della
giovane, si vendica con le sue arti magiche trasformando la
sfortunata prima in acqua, poi in verme e poi in una bellissima mosca
scarlatta. Venuto a sapere dell'accaduto, Mider, disperato, non si
separa un attimo da Erin la mosca, e gira con lei giorno e notte,
proteggendola e non accettando né cibo né bevande, né nessuna
altra donna. Ma la moglie non ancora soddisfatta, ordisce un piano e
con le sue arti magiche produce un vento talmente impetuoso da
allontanare per sette anni la mosca da Bri Leith. Dopo varie
vicissitudini la bella mosca Erin riesce a tornare nella sua terra di
origine, Ulair, mentre la moglie di Mider viene giustiziata per le
sue colpe da Oengus che aveva scoperta i suoi piani. Erin sotto forma
di mosca cade dentro la coppa d'oro della moglie di Etar, un nobile
guerriero di quelle terre, e viene da lei inavvertitamente
ingurgitata.
Poco dopo rinasce come sua figlia e viene chiamata
nuovamente Erin. Una volta cresciuta la bella Erin viene data in
sposa a Eochaid, il figlio del re, ma, avendola riconosciuta, Mider
con un espediente si ripropone a lei, svelandole la sua natura e il
loro antico amore. Mider salva la giovane dal disonore di cui si
stava macchiando a sua insaputa e le chiede in cambio di seguirlo, se
fosse riuscito ad avere il consenso del marito. Lei accetta e dopo
che Mider sfida più volte Eochaid al gioco del fidchell (una
specie di scacchi) finalmente vince e chiede al principe come pegno
di poter abbracciare e baciare sua moglie. Eochaid accetta, ma
sospettando che gli intenti di Midar fossero altri, schiera le sue
guardie tutt'attorno alla casa e ne sbarra le finestre prima di
acconsentire. Ma il bellissimo Midar 'Criniera Gialla', quando si
presenta nella casa di Eochaid per avere il suo premio, si avvicina
alla giovane Erin, la abbraccia e librandosi in aria la solleva
trasformando poi entrambi in due meravigliosi cigni che si dirigono
verso il sid, al di là del fiume Femen.
Mider così riesce a riavere
la sua amata che finalmente trova pace accanto al suo bellissimo e
potente dio. Il mito continua con altre vicissitudini che non
riescono però a far più separare Midar da Erin e quindi preferisco
concludere con questa bellissima immagine dei due cigni che si
librano in aria.
Il
significato simbolico del cigno è duplicemente legato a quello della
purezza e bellezza da un lato e della seduzione dall'altro: basti
ricordare il più famoso mito greco di Zeus che sotto forma di
splendido cigno seduce Leda che genera così dalle due uova deposte
la stirpe divina dei Dioscuri (Castore e Polluce) e di Elena e
Clitemnestra (questa è una delletante versioni tramandate..). Da qui
poi anche il nome di una delle più belle costellazioni dell'emisfero
del Nord, la costellazione del Cigno... In epoca medievale troviamo
il cigno come simbolo dell'ordine dei Templari con particolar
riferimento a Goffredo di Buglione, che da piccolo fu trasformato in
cigno assieme ai fratelli per essere salvato e in seguito, tornato in
forma umana divenne per la leggenda noto come Cavaliere del Cigno.
4 commenti:
Mia cara, passo velocemente solo per dirti che ti ho nominata per un premio, il Liebster Award 2014 è sul mio ultimo post che aspetta di essere ritirato!!
Nella speranza di averti fatto cosa gradita nel nominare il tuo blog per le cose meravigliose che pubblichi ti auguro una splendida giornata, ripasso più tardi per leggere con calma il tuo post, voglio leggermelo con la cura e la calma che merita :)
Ti abbraccio con affetto ❤
Dany
Grazie Dany ma sei un tesoro!! sai che è la prima vota che qualcuno mi nomina per un premio e sono davvero felice! che bel regalo..corro subito a vedere. Un grande bacio. Laura
Quanta parte ebbe la figura del cigno nella mitologia del vecchio continente, ... mi fai venire in mente l'immagine di Ludwig nell'omonimo film di Luchino Visconti che va incontro ai visitatori al proprio castello accogliendoli dal lago nelle grotte del suo casetllo di Linderhof a bordo di un'imbarcazione e a forma di cigno ( s'immedesimava come sicuramente saprai nella figura di Lohengrin, il cavaliere del cigno, figlio di Parsifal, uno dei più prestigiosi cavalieri della tavola rotonda che dedicò la propria vita alla ricerca del Sacro Graal ) .. quanto mi piace la mitologia e quanto parlare di questi argomenti ... se poi finiamo con i Wittelsbach e gli Asburgo, poi, non mi fermo più !!!
Bellissimo post mia cara, che fa sognare !
Baci
Dany
♡
Ma sai carissima che non ho mai visto il film di cui parli nonostante mi fosse nota la storia di Ludwing e della regina Elisabetta d'Austria...!? Corro subito a rimediare a questa mancanza, e poi Helmut Berger che meraviglia..;) grazie per lo spunto !
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