sabato 1 marzo 2014

Il mito celtico di Erin e Mider e il significato simbolico del cigno

Abbandonando per un attimo l' Ottocento e dintorni, come già fatto altre volte, oggi volgo lo sguardo al mito antico, che altrettanto mi appassiona come contenuti e periodo storico di riferimento. Questa volta voglio però ricordare un antichissimo e poco conosciuto mito dei popoli del nord e più precisamente dei Celti d'Irlanda, che narra di una divinità che fa di tutto per riavere la sua amata.
Midar, bellissima e potente divinità guerriera dei Tuathua De Danaan, chiamato anche 'Criniera Gialla', in occasione di una visita al suo figlio adottivo Oengus, che gli chiede di rimanere da lui per un anno, pretende in cambio di avere la donna più bella di tutta la terra di Eriu, Erin. Oengus, dopo aver soddisfatto le molteplici richieste del padre di Erin, riesce a consegnare la giovane e bellissima donna a Mider e questi se ne innamora perdutamente. Al termine del soggiorno Mider porta con sé Erin a Bri Leith, il suo regno, dove però dovrà far i conti con la gelosissima moglie Fuamnach, che non facendosi una ragione della giovane, si vendica con le sue arti magiche trasformando la sfortunata prima in acqua, poi in verme e poi in una bellissima mosca scarlatta. Venuto a sapere dell'accaduto, Mider, disperato, non si separa un attimo da Erin la mosca, e gira con lei giorno e notte, proteggendola e non accettando né cibo né bevande, né nessuna altra donna. Ma la moglie non ancora soddisfatta, ordisce un piano e con le sue arti magiche produce un vento talmente impetuoso da allontanare per sette anni la mosca da Bri Leith. Dopo varie vicissitudini la bella mosca Erin riesce a tornare nella sua terra di origine, Ulair, mentre la moglie di Mider viene giustiziata per le sue colpe da Oengus che aveva scoperta i suoi piani. Erin sotto forma di mosca cade dentro la coppa d'oro della moglie di Etar, un nobile guerriero di quelle terre, e viene da lei inavvertitamente ingurgitata.

Poco dopo rinasce come sua figlia e viene chiamata nuovamente Erin. Una volta cresciuta la bella Erin viene data in sposa a Eochaid, il figlio del re, ma, avendola riconosciuta, Mider con un espediente si ripropone a lei, svelandole la sua natura e il loro antico amore. Mider salva la giovane dal disonore di cui si stava macchiando a sua insaputa e le chiede in cambio di seguirlo, se fosse riuscito ad avere il consenso del marito. Lei accetta e dopo che Mider sfida più volte Eochaid al gioco del fidchell (una specie di scacchi) finalmente vince e chiede al principe come pegno di poter abbracciare e baciare sua moglie. Eochaid accetta, ma sospettando che gli intenti di Midar fossero altri, schiera le sue guardie tutt'attorno alla casa e ne sbarra le finestre prima di acconsentire. Ma il bellissimo Midar 'Criniera Gialla', quando si presenta nella casa di Eochaid per avere il suo premio, si avvicina alla giovane Erin, la abbraccia e librandosi in aria la solleva trasformando poi entrambi in due meravigliosi cigni che si dirigono verso il sid, al di là del fiume Femen.
Mider così riesce a riavere la sua amata che finalmente trova pace accanto al suo bellissimo e potente dio. Il mito continua con altre vicissitudini che non riescono però a far più separare Midar da Erin e quindi preferisco concludere con questa bellissima immagine dei due cigni che si librano in aria.

Il significato simbolico del cigno è duplicemente legato a quello della purezza e bellezza da un lato e della seduzione dall'altro: basti ricordare il più famoso mito greco di Zeus che sotto forma di splendido cigno seduce Leda che genera così dalle due uova deposte la stirpe divina dei Dioscuri (Castore e Polluce) e di Elena e Clitemnestra (questa è una delletante versioni tramandate..). Da qui poi anche il nome di una delle più belle costellazioni dell'emisfero del Nord, la costellazione del Cigno... In epoca medievale troviamo il cigno come simbolo dell'ordine dei Templari con particolar riferimento a Goffredo di Buglione, che da piccolo fu trasformato in cigno assieme ai fratelli per essere salvato e in seguito, tornato in forma umana divenne per la leggenda noto come Cavaliere del Cigno.
Animale superbo e bellissimo, il cigno con la sua aurea di bellezza e irraggiungibilità si è prestato ad innumerevoli richiami in storie romantiche e suggestive che ancora oggi toccano le corde dell'immaginario, e come soggetto di alcune fra le più belle operare d'arte di illustri maestri del passato quali Leonardo da Vinci, Michelangelo e il Correggio.



4 commenti:

Daniela ha detto...

Mia cara, passo velocemente solo per dirti che ti ho nominata per un premio, il Liebster Award 2014 è sul mio ultimo post che aspetta di essere ritirato!!
Nella speranza di averti fatto cosa gradita nel nominare il tuo blog per le cose meravigliose che pubblichi ti auguro una splendida giornata, ripasso più tardi per leggere con calma il tuo post, voglio leggermelo con la cura e la calma che merita :)
Ti abbraccio con affetto ❤
Dany

laura ha detto...

Grazie Dany ma sei un tesoro!! sai che è la prima vota che qualcuno mi nomina per un premio e sono davvero felice! che bel regalo..corro subito a vedere. Un grande bacio. Laura

Daniela ha detto...

Quanta parte ebbe la figura del cigno nella mitologia del vecchio continente, ... mi fai venire in mente l'immagine di Ludwig nell'omonimo film di Luchino Visconti che va incontro ai visitatori al proprio castello accogliendoli dal lago nelle grotte del suo casetllo di Linderhof a bordo di un'imbarcazione e a forma di cigno ( s'immedesimava come sicuramente saprai nella figura di Lohengrin, il cavaliere del cigno, figlio di Parsifal, uno dei più prestigiosi cavalieri della tavola rotonda che dedicò la propria vita alla ricerca del Sacro Graal ) .. quanto mi piace la mitologia e quanto parlare di questi argomenti ... se poi finiamo con i Wittelsbach e gli Asburgo, poi, non mi fermo più !!!
Bellissimo post mia cara, che fa sognare !
Baci
Dany

laura ha detto...

Ma sai carissima che non ho mai visto il film di cui parli nonostante mi fosse nota la storia di Ludwing e della regina Elisabetta d'Austria...!? Corro subito a rimediare a questa mancanza, e poi Helmut Berger che meraviglia..;) grazie per lo spunto !